
Parlare di cyberbullismo è fondamentale, perché il silenzio è il primo alleato del bullo. Spesso chi subisce queste aggressioni si vergogna, si sente solo, non sa a chi rivolgersi. In alcuni casi, le vittime arrivano a sviluppare ansia, depressione, e purtroppo, ci sono stati anche casi estremi di suicidio.
La prevenzione: un lavoro di squadra
La prevenzione è la chiave per contrastare il cyberbullismo. Ecco alcune azioni concrete:
Educazione digitale: già dalle scuole elementari è importante insegnare un uso consapevole e rispettoso della tecnologia.
Dialogo: genitori, insegnanti e adulti devono ascoltare, osservare e dialogare apertamente con i ragazzi.
Empatia: bisogna promuovere il rispetto per gli altri, aiutando i giovani a comprendere l’impatto delle proprie azioni.
Regole chiare: stabilire e far rispettare regole sull’uso dei dispositivi digitali, sia a scuola che a casa.
Privacy online: Impostare correttamente le opzioni di privacy sui social network e altre piattaforme online è uno dei modi più efficaci per prevenire il cyberbullismo. Limitare la visibilità dei propri post e condividere informazioni solo con persone fidate è essenziale.
Difendersi dal cyberbullismo
Chi è vittima di cyberbullismo deve sapere che non è solo e che può difendersi. Ecco alcuni consigli pratici:
Non rispondere agli insulti o alle provocazioni.
Salvare le prove (screenshot, messaggi, ecc.) per poterle eventualmente mostrare a un adulto, a un insegnante o alle autorità.
Bloccare e segnalare il bullo alle piattaforme social.
Parlare con una persona di fiducia: un genitore, un insegnante, uno psicologo scolastico.
Rivolgersi alle forze dell’ordine o ai centri di supporto nei casi più gravi.
Inoltre, anche i testimoni hanno un ruolo importante. Chi assiste a episodi di cyberbullismo non deve voltarsi dall’altra parte. Segnalare, offrire supporto alla vittima e parlare con un adulto può fare la differenza.