

L’attività si concentrerà sull’informazione e la predisposizione del gruppo. Verranno coinvolti la Psicologa , l’Esperto in discipline informatiche e Cybersecuty e l’avvocato. Si inizierà somministrando un questionario sviluppato ad hoc per valutare aspettative e bisogni di insegnanti e genitori in merito al fenomeno, al fine di rendere il progetto flessibile alle esigenze specifiche.
Lo psicologo ,l’esperto in Cybersecuty e l’avvocato con i tutor (scolastico ed interno all’Uni.Pace) assumeranno un ruolo di facilitatori chiedendo ai partecipanti di disporsi in cerchio per assumere un assetto gruppale.
Durante la discussione, il confronto e il cambiamento di atteggiamenti inefficaci rispetto al problema, la psicologa e gli altri operatori faciliteranno l’espressione e la condivisione delle emozioni in un clima di assenza di giudizio, provando a individuare insieme nuove modalità per affrontare il problema, che siano flessibili e non rigide.
Inoltre, durante gli incontri verrà organizzata un’attività Training esperienziale per sviluppare abilità trasversali come la comunicazione efficace, il problem solving e il decision making, che consentono di gestire lo stress e le emozioni e di relazionarsi in maniera efficace con gli altri, nonchè il laboratorio sulla simulazione del processo.
I destinatari saranno impegnati nello studio delle fasi procedurali che vanno dalla raccolta della denuncia nei confronti del cyberbullo al processo vero e proprio in tribunale. L'obiettivo finale sarà quello di simulare ogni fase in un incontro, facendo sperimentare ad ogni soggetto le emozioni, i pensieri e le conseguenze delle azioni di ogni protagonista della vicenda.
Questa attività si ispira al modello della peer education: una strategia educativa basata su un processo naturale di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status.
Nel nostro caso lo scambio avverrà attraverso coetanei che vivono nella stessa realtà (geografica e sociale) dei destinatari.
Si è scelto questa metodologia agendo tra pari si entra maggiormente in sintonia con i destinatari, portando un messaggio che investe il giovane in maniera profonda, modificandone il suo comportamento.