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La storia di Rebecca Sedgwick

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La storia di Rebecca Sedgwick

Rebecca Ann Sedwick è una giovane ragazza che è diventata tristemente nota per la sua morte, che ha suscitato un ampio dibattito sul bullismo, il cyberbullismo e la salute mentale, soprattutto tra gli adolescenti.

La vita di Rebecca

Rebecca è nata il 19 ottobre 2000 a Sebring, in Florida. Sin dalla sua infanzia, ha avuto a che fare con difficoltà emotive e psicologiche. Lottava contro la depressione e l'ansia, condizioni che sembrano essere state acuite da esperienze di bullismo a scuola. La sua famiglia, che all'epoca viveva a Sebring, l'ha sempre sostenuta, ma le difficoltà di Rebecca sembravano non avere fine.

Il bullismo e il cyberbullismo

Nel corso degli anni, Rebecca è stata vittima di bullismo sia fisico che psicologico. Frequentava la Crystal Lake Middle School a Lakeland, in Florida, dove ha iniziato a sperimentare attacchi verbali da parte di altri studenti. La situazione è peggiorata quando è stata presa di mira anche online. Su piattaforme come Ask.fm, ha ricevuto messaggi estremamente crudeli e minacciosi, tra cui insulti diretti sulla sua vita e sul suo aspetto. Alcuni dei messaggi includevano frasi come “A nessuno importa di te” o “Bevi candeggina e muori”. Questi messaggi anonimi non solo l’hanno ferita emotivamente, ma hanno contribuito a peggiorare il suo stato mentale, portandola a sviluppare pensieri suicidi.

La sua lotta interiore

Rebecca non solo soffriva di bullismo da parte dei compagni di scuola, ma anche internamente stava affrontando una profonda lotta emotiva. Si è fatta del male, praticando l'autolesionismo, tagliandosi le braccia con delle lamette. In un'occasione, è stata ricoverata in ospedale per tre giorni a causa di questo comportamento. Nonostante i tentativi della sua famiglia di aiutarla, come il trasferimento in un'altra scuola e la rimozione dei suoi dispositivi elettronici, la situazione non è migliorata.

A un certo punto, dopo essere stata ritirata dalla scuola pubblica, Rebecca è stata iscritta a un'altra scuola per cercare di darle un "nuovo inizio". Tuttavia, anche lì la situazione non è cambiata, e i messaggi crudeli sui social sono continuati. Il cyberbullismo non solo le ha rovinato l'esperienza scolastica, ma le ha inflitto cicatrici emotive profonde che l'hanno portata sempre più vicino al suicidio.

Il suicidio

Il 9 settembre 2013, Rebecca Sedwick si è suicidata gettandosi da una torre di cemento di un vecchio cementificio abbandonato a Lakeland, in Florida. La sua morte ha scosso la comunità e ha attirato l'attenzione dei media, mettendo in luce il fenomeno del cyberbullismo e i suoi devastanti effetti sulle persone vulnerabili. Prima di morire, Rebecca aveva cambiato il suo nome su un'app di messaggistica in “That Dead Girl” e aveva inviato un messaggio a un’amica, dicendo: “Sto saltando, non ce la faccio più”.

Le indagini

Dopo il suicidio, le indagini hanno rivelato quanto fosse stato grave il bullismo subito da Rebecca. Gli investigatori hanno trovato prove nei suoi dispositivi elettronici, tra cui ricerche su come farsi del male e messaggi di minacce di morte da parte di altri utenti. Una settimana prima del suicidio, Rebecca aveva ricevuto messaggi che le chiedevano perché fosse ancora viva e la incitavano a suicidarsi.

Nizar Eddiji e Paolo Trunfio.