Decreto legislativo su bullismo e cyberbullismo: piano strategico da 1,5 milioni di euro. Numero di emergenza 114 dedicato, indagine biennale ISTAT. Cosa è previsto.
Il governo ha dato il via libera definitivo, nella riunione del Consiglio dei Ministri che si è tenuta nel pomeriggio, al decreto legislativo che introduce un sistema integrato di prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo, in attuazione della delega prevista dalla legge 17 maggio 2024, n. 70.
Il provvedimento rappresenta un ulteriore intervento da parte del Governo nella tutela dei minori con un approccio multidisciplinare che coinvolge scuole, famiglie e istituzioni in una strategia coordinata di intervento.
Un fenomeno in crescita che colpisce soprattutto le fasce più giovani
I dati contenuti nella relazione illustrativa del decreto delineano un quadro allarmante del fenomeno. Il bullismo tradizionale colpisce maggiormente i più giovani: tra gli 11enni le vittime sono il 18,9% dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze, percentuali che si riducono progressivamente con l’età fino al 9,9% dei maschi e 9,2% delle femmine a 15 anni. Il cyberbullismo presenta dinamiche simili ma con un’incidenza ancora più marcata nelle ragazze: 21,1% delle 11enni contro il 17,2% dei coetanei maschi.
Particolarmente significativo è l’aumento dei casi trattati dalla Polizia Postale: nel 2024 si è registrato un incremento del 12%, passando da 284 a 319 casi, con la fascia 14-17 anni che rappresenta il 68,9% del totale. Il decreto evidenzia anche il ruolo dei videogame come nuovo terreno di rischio: l’84% dei preadolescenti maschi scarica giochi online, con un uso problematico che coinvolge il 30,9% degli 11enni e il 19,8% delle 11enni.
Potenziamento del servizio 114 e sistema di monitoraggio integrato
Il cuore del decreto è il potenziamento del servizio “Emergenza infanzia 114”, che riceverà un finanziamento triennale di 1,5 milioni di euro attraverso il capitolo di bilancio 533. Il servizio, già attivo 24 ore su 24, viene rafforzato con nuove funzionalità tecnologiche: geolocalizzazione del chiamante (previo consenso) e messaggistica istantanea, nel rispetto della normativa sulla privacy. La relazione tecnica prevede, inoltre, costi di implementazione del sito internet fino a 75.000 euro per il 2026 e 15.000 euro annui per la manutenzione dal 2027.
Il decreto introduce un sistema di rilevazione biennale affidato all’ISTAT per monitorare l’evoluzione dei fenomeni, con la prima relazione prevista entro il 31 dicembre 2026. Il Dipartimento per le politiche della famiglia trasmetterà annualmente al Ministero dell’Istruzione i dati anonimi aggregati delle segnalazioni in ambito scolastico, facilitando la programmazione di interventi mirati nelle scuole.
Responsabilità genitoriale e campagne di sensibilizzazione
Una delle novità più significative riguarda la modifica al Codice delle comunicazioni elettroniche: i contratti con i fornitori di servizi internet dovranno richiamare espressamente l’articolo 2048 del codice civile sulla responsabilità dei genitori per i danni causati dai figli minori attraverso l’uso della rete. Vengono inoltre potenziate le campagne informative con risorse dedicate: 150.000 euro annui dal 2024 per la prevenzione del bullismo, più 143.771 euro disponibili per il 2025.
Il decreto prevede che tutte le misure vengano attuate senza nuovi oneri per la finanza pubblica, utilizzando le risorse già disponibili.