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La Responsabilità legale sul Cyberbullismo in Italia

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La Responsabilità legale sul Cyberbullismo in Italia

I casi di cronaca più recenti, ci forniscono con maggiore frequenza, storie di ragazzi, vittime di ingiustizie attraverso i canali digitali. Il Cyberbullismo, si sviluppa in diverse forme, lasciando molte cicatrici a coloro che lo subiscono. Un caso recente, riportato, ha visto coinvolti degli studenti di una scuola media siciliana, in cui una ragazza è stata presa di mira e denigrata per la diffusione di una sua foto modificata. Questo è solo uno dei numerosi casi di cyberbullismo, ciò, evidenzia la necessità di agire, non solo comprendendo il quadro normativo che disciplina il cyberbullismo in Italia, e migliorare le nostre azioni nei confronti degli altri.

-LEGGE 71/2017:

La risposta legislativa Italiana, sul fenomeno, si è sviluppata con l'emanazione della legge "29 maggio 2017, n.71", comunemente definita, la "legge sul cyberbullismo". La legge si concentra in particolare, sulla prevenzione e sul contrasto del fenomeno, soprattutto in ambito scolastico, prevedendo almeno un referente per il cyberbullismo in ogni istituto. Nonostante la legge si concentri sulle misure di prevenzione e rimozione dei contenuti, non introduce specifici reati penali per il cyberbullismo in sé, si può però, contrastare alcune azioni, se si stanno compiendo reati già previsti nel codice penale.

-ALTRE NORME RILEVANTI:

Oltre alla legge citata nella parte sovrastante, disponiamo di altre normative che possono essere applicate in questi casi.

Codice Penale Condotte come l'ingiuria (articolo 594, depenalizzato ma sanzionabile in sede civile), la diffamazione (articolo 595), le minacce (articolo 612), la sostituzione di persona (articolo 494) e il trattamento illecito di dati personali (articolo 167 del Codice della Privacy) possono configurarsi anche online e sono perseguibili penalmente.

 * Codice della Privacy (D.Lgs. 196/2003 e GDPR): La diffusione non consentita di immagini o video privati, così come la raccolta e l'utilizzo illecito di dati personali, violano la normativa sulla privacy e possono comportare sanzioni amministrative e, in alcuni casi, responsabilità penale.

 * Responsabilità Civile (Articolo 2043 del Codice Civile): Chiunque cagiona ad altri un danno ingiusto è obbligato al risarcimento. Gli atti di cyberbullismo che causano danni morali o materiali alla vittima possono quindi fondare una richiesta di risarcimento danni nei confronti del responsabile.

*Responsabilità dei Minori e dei Genitori

La responsabilità per gli atti di cyberbullismo commessi da minorenni è complessa. Dal punto di vista penale, l'imputabilità è legata alla capacità di intendere e di volere, che si presume acquisita al compimento dei 14 anni. Per i minori di 14 anni, non si configura una responsabilità penale diretta, ma possono essere applicate misure di rieducazione.

Dal punto di vista civile, l'articolo 2048 del Codice Civile stabilisce la responsabilità dei genitori (o di chi esercita la responsabilità genitoriale) per i danni cagionati dal fatto illecito dei figli minori non emancipati. Questa responsabilità si fonda sulla presunta culpa in educando (mancanza nell'educazione) e culpa in vigilando (difetto di sorveglianza). 

-COSA FARE SE SEI VITTIMA O TESTIMONE:

ci si può rivolgere a diversi soggetti e istituzioni per ottenere aiuto e supporto, come scuola, forze dell'ordine, servizi sociali del comune, associazioni e centri d'ascolto. Molto importante da ricordare, è il telefono azzurro per assistenza telefonica e in caso di mancata rimozione di eventuali contenuti, si può ricorrere all'aiuto del Garante per la protezione dei dati.

GUIDA LEGALE PER RAGAZZI:

  • Parla con qualcuno
  • Conserva le prove
  • Blocca possibili minacce
  • Chiedi aiuto

Ricorda che il problema non sei tu, ci sono tanti modi per risolvere le situazioni, la violenza non rientra in nessuno di questi, che sia verbale, fisica o telematica, non deve avvenire. Non ti vergognare di chiedere aiuto. La cosa più importante, è non stare zitti, parla, non sei solo!

Fabiana Ceccaroni