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Il ruolo degli spettatori:chi guarda è complice?

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Il ruolo degli spettatori:chi guarda è complice?

Immagina questa scena: scorri la tua bacheca social e noti un post. Un tuo compagno di classe è preso di mira con commenti cattivi che lo deridono per la sua nuova felpa. Le risate virtuali si moltiplicano, alimentando un vortice di umiliazione pubblica. Tu osservi. Ti senti a disagio, forse un nodo allo stomaco, ma poi… scrolli oltre.

Questa è una dinamica fin troppo comune nel mondo digitale, dove la distanza fisica può illudere di una minore responsabilità emotiva e sociale. Ma cosa succede realmente quando si osserva una situazione di cyberbullismo senza intervenire? Chi guarda è davvero complice?

La risposta, purtroppo, si inclina verso un’affermazione scomoda ma necessaria: chi osserva ha una responsabilità, e il silenzio può trasformarsi in una forma di tacita complicità.

Certo, non è sempre facile intervenire. La paura di ritorsioni, l’incertezza su come agire, il timore di esporsi possono bloccare anche le persone più sensibili. Tuttavia, è fondamentale comprendere che l’omissione non è mai neutra.Di fronte a un episodio di cyberbullismo, possiamo distinguere tra comportamenti che alimentano il problema e azioni che, invece, possono contribuire a risolverlo:

Comportamenti Scorretti:

  • Ignorare: Scrollare via, far finta di niente.
  • Partecipare attivamente: Aggiungere commenti derisori, condividere o mettere “like” ai contenuti offensivi.
  • Diffondere ulteriormente: Inoltrare messaggi o immagini denigratorie.
  • Giustificare il bullo: Trovare scuse o minimizzare il suo comportamento.

Comportamenti Corretti:

  • Riconoscere la gravità: Essere consapevoli che il cyberbullismo è una forma di violenza con conseguenze reali.
  • Offrire supporto alla vittima: Inviare un messaggio privato di conforto, farle sapere che non è sola.
  • Segnalare l’abuso: Utilizzare gli strumenti di segnalazione della piattaforma social.
  • Parlare con un adulto: Se si è minorenni, confidarsi con genitori, insegnanti o altre figure di riferimento. Anche da adulti, non esitare a cercare supporto o a segnalare a chi di competenza.
  • Testimoniare (se sicuri): Se ci si sente al sicuro, prendere le difese della vittima o contestare il comportamento del bullo (sempre con cautela e senza alimentare ulteriori conflitti).

Cosa Fare Se Assisto a un Episodio:

Assistere a un episodio di cyberbullismo non è mai una situazione semplice.

Ricorda:

  • Il silenzio non è una soluzione.
  • Anche una piccola azione di supporto può avere un grande impatto sulla vittima.
  • Segnalare è un atto di responsabilità civile.
  • Non aver paura di chiedere aiuto.

Il web non deve essere una terra di nessuno dove la prepotenza regna indisturbata. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire a creare un ambiente online più sicuro e rispettoso.

Alessia Dattola